Nonostante la foschia invernale, i tempi che viviamo sono di una chiarezza disarmante.
La vendita di via dei Conciatori e il conseguente sgombero di giovediì mattina sono un limpido segno del cratere che ormai divide gli amministratori di questa citta’ dalle persone che la abitano e la vivono. Da un lato ci sono associazioni, gruppi, singoli abitanti, che mettono in piedi progetti, costruiscono comunita’ e restituiscono calore a luoghi spenti. Dall’altro ci sono i macellai dell’amministrazione che passano i giorni a tagliare Firenze a tranci e buttarla in pasto ai mille pescecani affamati.
Via conciatori non era solo un progetto vivo e pulsante, un’occupazione testarda, capace di rilanciarsi e rinnovarsi in tanti modi. Via conciatori era un pezzo di storia di questa citta’, un piccolo quartiere nel quartiere, un’isola antica strappata alla necropoli commerciale in cui stanno trasformando Firenze. E’ successo che da alcuni decenni gli spazi del centro storico fiorentino non ci appartengono piu’. Tutto il patrimonio pubblico e’ stato venduto ai privati, un po’ come accade anche nel resto della citta’, gli abitanti sono stati gentilmente invitati a migrare un po’ piu’ in la’ per lasciare posto a turisti e commercianti danarosi. E’ un’offesa alla nostra intelligenza continuare a ripeterci che questa operazione serve per recuperare soldi per le povere casse pubbliche. Gli stabili di via dei Conciatori sono stati svenduti per mille euro al metro quadro e tutti purtoppo sappiamo fin troppo bene quanto siano i prezzi di mercato nel centro storico di questa lussuosa citta’.
Mentre il comune affonda nei debiti contratti giocando con gli swap e gestendo la città come
una bomboniera da esporre ai turisti, si mettono in campo le solite soluzioni modello Argentina:
si privatizzano i trasporti, si tagliano i servizi, si svendono gli spazi pubblici. In questo modo
si fa cassa, e contemporaneamente ci si avvia verso il baratro, perchè di fatto si stanno svendendo
le proprie risorse. Cosa venderà la prossima amministrazione ? Gli organi dei fiorentini sani ?
I piani che Renzi e i suoi hanno in mente per questa citta’ balocco delineano un orizzonte cupo rischiarato soltanto dalla capacita’ delle persone di sopravvivere nonostante tutto, di riunirsi e di creare progetti piu’ forti delle ruspe.
Un abbraccio a tutte le anime del Progetto Conciatori
Ne’ stato, ne’ mercato, autogestione!
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