“Progetto Conciatori”

AUTORECUPERO E GESTIONE DI UNO SPAZIO PUBBLICO

poiché non ci accontentiamo della polemica e delle parole fini a se stesse, abbiamo deciso di impegnarci nella ricostruzione della nostra
città, partendo dal basso, da chi la città la vive e la rispetta.
dopo la prima asta pubblica, per la vendita dell’immobile di via dei conciatori, si è cominciato a riunire un gruppo formato dalle
associazioni già presenti all’interno dell’immobile, alle quali si sono aggiunte altre persone ed associazioni che hanno proposto progetti
per utilizzare gli spazi a fini sociali e contrastarne la vendita…

AGGIUDICAZIONE ALL’ASTA
dopo la prima asta del 21 luglio 2010, andata deserta, il complesso immobiliare è stato aggiudicato alla seconda asta del 13 dicembre
2010 con uno sconto del 20% ad una società di intermediazione immobiliare: 1.912.000 euro per 1646 mq (circa 1150 euro al mq in
piena Santa Croce). così come scritto nel bando d’asta pubblica, sull’immobile grava il diritto di prelazione a favore dello Stato ed Enti
pubblici (di cui al D.Lgs. n. 42/2004), che possono richiederne l’acquisto allo stesso prezzo.
in vista del contratto di (s)vendita al privato, l’amministrazione comunale ha fissato per il prossimo 24 marzo lo sgombero forzato di via
conciatori, nonostante che un ampio movimento di abitanti, associazioni, realtà politiche e di base, riunito in “progetto conciatori”, dalla
primavera del 2010 rivendichi l’uso pubblico ed il recupero del palazzo per fini sociali, in alternativa alla vendita.
nello scorso dicembre anche il consiglio di quartiere 1 (centro storico) ha preso posizione in questo senso, chiedendo di togliere via
conciatori dal piano delle vendite.

 

30 ANNI DI USO SOCIALE DI VIA CONCIATORI

firma la petizione online: www.bit.ly/conciatori

8 dicembre 1980: occupazione del palazzo di proprietà comunale, già sede del distaccamento centro dell’asnu (nettezza urbana) e delle ultime concerie presenti in santa croce, da parte di democrazia proletaria, priva di sede per sfratto da via dei pepi.

da allora nel corso di questi 30 anni, hanno trovato sede in via conciatori, oltre a democrazia proletaria, la lega obiettori di coscienza (loc), un collettivo comunista, le prime riunioni della rete antirazzista e delle comunità di immigrazione, per vari mesi anche la numerosa famiglia di un autista ataf senza casa (prima costretta a vivere in un furgone e sostenuta dall’unione inquilini), le residenze protette dell’associazione artemisia e, tuttora presenti, l’associazione casa dei diritti sociali sorta nel ’93, dal ’94 la federazione fiorentina di rifondazione comunista (prc) e dei giovani comunisti, il circolo centro storico del prc, il collettivo antipsichiatria violetta van gogh, gruppi di cittadini senegalesi che si riuniscono per la preghiera ogni sabato e domenica, il collettivo anarchico fiorentino, il comitato di sostegno al popolo indiano stop green hunt, gruppi teatrali ed artigianali, ed il gas allegri, il gruppo di acquisto solidale di santa croce.

per anni è stato richiesto al comune, senza ottenere risposta, una destinazione pubblico-sociale di questo palazzo e di riconoscere la presenza dei vari soggetti con un regolare contratto di affitto: solo una decina di anni fa, è stato concordato con il prc e con l’associazione casa dei diritti sociali il pagamento di una indennità di occupazione mensile.

tutte le suddette presenze, caratterizzate da un impegno volontario e senza lucro, di natura sociale, politica, culturale e da attività e servizi rivolti ai cittadini, hanno salvato il palazzo dal degrado con interventi di mantenimento ed autorecupero, sia pur in economia.

in particolare la casa dei diritti sociali ha realizzato nel corso degli anni progetti rivolti ai giovani, corsi di formazione per operatori sociali, sportelli di consulenza legale ed accompagnamento sui diritti di cittadinanza, sia per cittadini nativi che immigrati.

il circolo anarchico svolge, tra l’altro, anche attività culturale con cineforum e letture.

il palazzo è inoltre sottoposto a vincoli da parte della soprintendenza ai beni architettonici: crediamo che sia opportuno pensare ad un progetto che possa restituire alla collettività un palazzo nel centro storico fiorentino, che nelle attuali condizioni è in larga parte inaccessibile.

 

PER VIA DEI CONCIATORI

ASSOCIAZIONI ESISTENTI E ATTIVITA’

libero archivio di medicina naturale

casa dei diritti sociali

sede rifondazione comunista

circolo anarchico fiorentino

collettivo libertario fiorentino

servizio residenze e consulenza legale

comitato stop green hunt

sede di g.a.s.allegri

collettivo antipsicologia ‘violetta van gogh’

incontri di preghiera del gruppo senegalese

 

PROGETTI ESISTENTI e IN DIVENIRE

cohousing urbano sociale

scuola di italiano per stranieri

danza-terapia

laboratorio di teatro per bambini/e dai 4 ai 10 anni

percorso ludico teatrale mamme – figli

progetto per un laboratorio/galleria di arti multimediali

l’aggrego – luogo sociale autogestito

corso di orticoltura pensile

progetto “riciclo riuso & mercato”

recupart

progetto di teatro popolare

casa della donna

rififì-laboratori sul riciclaggio

archivio storico della memoria di santa croce

 

COABITARE VIA DEI CONCIATORI

promosso dall’associazione ‘cohousing in toscana’

siamo convinti che la non-vendita dell’immobile possa trasformarsi per la città di firenze in una grande possibilità: via dei conciatori potrebbe essere sede del primo cohousing urbano ad indirizzo sociale in toscana.

il cohousing è una modalità residenziale costituita da unità abitative private e servizi comuni (aperti al territorio il più possibile).

questo modello abitativo è caratterizzato da una progettazione e gestione partecipata, condivisa, consapevole, solidale e sostenibile, lungo tutto il percorso. nasce quindi da un gruppo di persone che decide di abitare un edificio, non rinunciando allo spazio privato, ma restringendolo a favore di spazi comuni condivisi dove cucinare, mangiare, leggere, lavare e stirare, fare bricolage, custodire in un nido i bimbi di tutti  e anche di famiglie del quartiere.

molti sono gli immobili pubblici inutilizzati che potrebbero essere destinate ad abitazioni che non comportino speculazione edilizia e favoriscano la ricostruzione di un tessuto sociale e la creazione di nuovi di servizi.

perchè un cohousing in via dei conciatori?

per rendere vivo il palazzo in tutte le ore del giorno: abitando una parte degli spazi le funzioni sociali e di aggregazione si compenetrerebbero con quelle legate all’abitare, come da sempre avviene nei centri storici: si creerebbe così una realta’ abitativa incentrata  sulla solidarieta’, sulla condivisione e sull’interscambio col territorio circostante,  dove chi abita il palazzo contribuisce al mantenimento e alla gestione degli spazi comuni aperti a tutti gli abitanti del quartiere.

il comune potrebbe affidare l’immobile in comodato d’uso al gruppo di cohousers, che si impegnerebbero ad eseguire a proprie spese, oltre al progetto,  tutti i lavori che comportano la creazione di appartamenti  privati e spazi comuni. qualcuno degli appartamenti potrebbe essere dato in affitto a persone senza casa, che abbiano la volontà di integrarsi in un progetto di cohousing, tratte dalla lista comunale.

l’associazione  “cohousing in toscana” promuove “nuove” forme di “antico” vicinato solidale, costituisce laboratori di gestione partecipata delle risorse e dei servizi, di comunicazione non violenta, e in generale dei progetti-pilota nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale.

è attraverso questa aps che si forma il ‘gruppo-città’: da anni, in contatto con le amministrazioni, cercano uno spazio all’interno del centro storico fiorentino per realizzare un cohousing urbano.

il gruppo e l’associazione sono felici di mettere a disposizione dei cittadini interessati la formazione necessaria  per portare a buon fine un modo di abitare condiviso fin dalla progettazione, ottenuta con l’aiuto di corsi di comunicazione non violenta e di condivisione.

l’idea è quella di creare un gruppo che abbia la voglia di vivere un pezzo di città, che voglia collaborare  a  riscoprire quei valori perduti di solidarietà e convivenza  che da sempre costituiscono la complessita’  della città.

SERVIZIO RESIDENZE E CONSULENZA LEGALE

promosso dalla ‘casa dei diritti sociali’

la casa dei diritti sociali ha partecipato dal 96, insieme ad altre associazioni, al “cartello delle residenze” (poi abrogato nel 2005 dalla giunta comunale) ovvero la possibilità di garantire il diritto costituzionale alla residenza, presso l’indirizzo dell’associazione e quindi senza il marchio del “senza fissa dimora”, a tutte quelle persone che per vari motivi ne erano privati.

tuttora oltre cento persone hanno la residenza in via conciatori 4 rosso e possono ritirare la loro corrispondenza negli orari di sportello il martedì ore 17-19, il giovedì ore 10-12, il venerdi ore 17-19.  inoltre ogni venerdi sempre dalle 17 alle 19 si svolge anche un servizio di consulenza legale gratuito.

SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI

promosso dalla ‘casa dei diritti sociali’

scuola di italiano per stranieri, con corsi pomeridiani e serali di primo livello il lunedì, martedì e mercoledì.

DANZA-TERAPIA

promosso dalla ‘casa dei diritti sociali’

attività di danza terapia nella saletta della casa dei diritti sociali, per favorire la conoscenza, l’espressione ed il benessere delle persone.

INCONTRI SULL’ANTIPSICOLOGIA

collettivo antipsicologia ‘violetta van gogh’

gruppo di controinformazione e sostegno-attività contro gli abusi della psichiatria: già da diversi anni il gruppo ha trovato nelle stanze della casa dei diritti sociali uno spazio per gli incontri.

LABORATORIO DI TEATRO PER BAMBINI/E DAI 4 AI 10 ANNI

proposto da aps ‘quelli del bazar’

questo laboratorio mira a realizzare un’attività di libera espressione e comunicazione avvalendosi di metodologie teatrali contemporanee.

da anni la nostra associazione oltre a produrre spettacoli teatrali contemporanei, svolge laboratori di teatro di socializzazione nelle scuole pubbliche di firenze, nei centri di aggregazione giovanile, nei circoli arci.

il gioco teatrale, alla base del nostro intervento, è strumentale alla socializzazione, nonché allo sviluppo, delle funzioni sensoriali, del potenziale creativo e della spontaneità, utilizzando il linguaggio del corpo come espressione creativa, attraverso giochi, esercizi e tecniche di improvvisazione teatrali.

le metodologie che noi seguiamo sono funzionali a molte sfere comportamentali: il metodo dell’arte-educatrice nordamericana viola spolin  del young actors company e del chicago sperimental theatre; il metodo del teatro di socializzazione del brasiliano augusto boal.

dietro a un’attività come questa, che può sembrare semplice e ricreativa, ci sono grandi potenzialità.

probabilmente non verrà “prodotto” molto, ma crediamo che d queste piccole “dosi” di aggregazione e partecipazione possano in qualche modo avvicinare i cittadini (perché non errate:anche i bambini sono cittadini), di una città smembrata e abbandonata a se stessa.

PERCORSO LUDICO TEATRALE MAMME – FIGLI (BAMBINI MAX 5 ANNI)

in un quartiere dove mancano gli spazi per i bambini, dove mancano luoghi dove le mamme stesse possano intraprendere un percorso di gioco insieme ai propri figli, noi ci proponiamo di creare questo spazio.

uno spazio di gioco può essere anche privo di tutti quei “fronzoli” ai quali siamo abituati, spesso bastano la giusta dose di creatività e desiderio per creare percorsi virtuosi.

forse utopica come proposta, dati i tempi, data la condizione delle famiglie, data la continua frenesia di genitori in cerca di parcheggi per i figli e non in cerca di luoghi dove condividere con loro la crescita, ma proviamo a creare un’alternativa in questo quartiere.

CORSO DI QI GONG

In Cina la pratica del qi gong ha parecchi anni di storia e oggi fa parte della Medicina Tradizionale Cinese assieme all’agopuntura e ai massaggi tuina. Qi Gong vuol dire lavoro sull’energia. La parola si compone di due parti: “qi” che significa energia e “gong” che corrisponde a lavoro.

OBBIETTIVI

La pratica del qi gong ha come scopo principale di potenziare l’energia, di equilibrarla ed allungare la vita. Previene le malattie, agisce positivamente sulle emozioni, aiuta a mantenere la buona salute, migliora il benessere fisico e le proprie capacità sia nel lavoro che nella vita quotidiana.

Semplici esercizi aiutano a ricaricarsi di energia quando ci si sente stanchi o a difendersi da attacchi patogeni. Sviluppa abilità e conoscenze profonde a cui ricorrere quando se ne ha bisogno.

TECNICHE

Il qi gong si avvale di : tecniche di respirazione, di rilassamento, di ginnastica dolce, di automassaggio, di concentrazione e visualizzazione.

PROGETTO PER UN LABORATORIO/GALLERIA DI ARTI MULTIMEDIALI

proposto da un gruppo di giovani artisti/artigiani

l’idea del laboratorio/galleria nasce dal bisogno di spazi.

spazi dove lavorare, creare, concepire, comunicare, mostrare, condividere, imparare e insegnare.

con le parole “arti multimediali” intendiamo dare un largo significato a questo concetto. il significato di arte può spaziare dalla pittura al teatro sperimentale, dal video alla cucina, dalla fotografia alla progettazione di spazi; utilizzando “media” diversi per la sua espressione.

spazio e attività.

lo spazio del progetto verrà utilizzato in più forme: come laboratorio per la creazione dei nostri progetti personali, come spazio dove proporre laboratori aperti al pubblico e come luogo espositivo per giovani artisti. mensilmente verranno offerti workshop di varie forme artistiche dati da noi o da altri artisti/artigiani chiamati appositamente, laboratori di video, scultura con materiale riciclato, fotografia, camera oscura e altre forme artisti- che o artigianali. i laboratori potranno avere durate di uno o più giorni. una volta al mese lo spazio verrà aperto come galleria, anche stavolta per uno o più giorni, con una “vernice” dove l’evento verrà presentato e accompagnato da cibo e bevande.

uno spazio indipendente dalle logiche di mercato dell’arte, che viva nel quartiere non per i turisti ma per i suoi abitanti.

il progetto è proposto da da un gruppo di giovani artisti/artigiani con formazione diversa,le cui forme artistiche spaziano dalla fotografia, all’installazione, dal video alla falegnameria, dalla cucina alla scultura.

L’AGGREGO – LUOGO SOCIALE AUTOGESTITO

proposto da ‘fuoribinario’

è sentita come necessità da parte di tutto il gruppo quella di ripristinare i contatti tra gli abitanti del quartiere, che ha visto il suo spopolamento negli anni, e chiedere la restituzione al quartiere di spazi sociali e di aggregazione.

l’idea è quella di utilizzare alcuni spazi dell’immobile in via dei conciatori dove poter sedere al tavolo e passare il tempo chiacchierando, giocando, leggendo un libro, guardando un video, prendendo un caffè un thé o qualcosa di fresco.

potranno svolgersi in questi luoghi diverse attività, in base alla disponibilità di coloro che parteciperanno alla gestione: dalla ludoteca (non presente in tutto il quartiere, nonostante la presenza di numerose scuole primarie), laboratori di cucito, riciclo e riuso artigiano.

CORSO DI ORTICOLTURA PENSILE

promosso dal ‘collettivo libertario fiorentino’

uno dei laboratori proposti e che ha raccolto molte adesioni è quello di un corso che insegni come farsi un piccolo orto sui balconi di finestre e sulle terrazze dei palazzi fiorentini.

sempre più persone si avvicinano alle pratiche di botanica nel terrazzo: non solo le erbe aromatiche (basilico, rosmarino, prezzemolo e mentuccia) ma cresce la passione per gli ortaggi, una tendenza iniziata negli anni ’90 negli USA e ora giunta anche in Italia, specie in città. un giardino pensile quindi in periodi di rincari di frutta e verdura, così importanti nella propria alimentazione quotidiana, può diventare una soluzione veramente interessante da applicare.

un agronomo esperto spiegherà come scegliere le colture, dove coltivarle e con quali tecniche e strumenti.

PROGETTO “RICICLO RIUSO & MERCATO”

proposto dalla rete ‘riciclo riuso e mercato’

nel 2009 la provincia di firenze ha finanziato un progetto sperimentale presentato sul bando per la riduzione dei rifiuti e presentato dalla cooperativa riciclaggio & solidarietà (che gestisce tra le altre cose il mercatino di mani tese firenze e un centro di raccolta di rifiuti ingombranti) insieme a 8 partner (due cooperative e 6 associazioni). il progetto ha finanziato le spese di suolo pubblico, la creazione e stampa di pubblicità e il costo di una coordinatore generale che si occupata anche di networking (fare rete).

l’iniziativa ha catalizzato l’attenzione di quanti si occupano si riciclo e riuso sul territorio provinciale e a fine progetto la rete si è allargata a ben 50 aderenti (cooperative, associazioni e singoli artigiani). tale risultato ha confermato l’importanza di un coordinamento puntale e continuativo della rete che ha assunto il nome “formale” di riciclo riuso & mercato, con un proprio logo distintivo che ogni realtà espone al proprio stand per dare ai partecipanti un “luogo” di appartenenza e alla cittadinanza un’immagine coordinata.

e’ stata organizzata, al dilà degli eventi previsti dal progetto nella piazza di s. spirito, la partecipazione della rete a manifestazioni su altri territori della provincia fiorentina e si sta continuando a cercare occasioni di visibilità e partecipazione per consolidare l’immagine e le azioni sui territori: si è evidenziata una comunicazione non solo acquirente/venditore, ma un dialogo attivo con una richiesta di informazione sui processi di produzione e riciclo molto forte da parte dei cittadini.

la rete vorrebbe consolidare la propria presenza una domenica al mese nella piazza di s. spirito, proponendo così una partecipazione anche della cittadinanza continuativa nello spazio e nel tempo.

allo stesso tempo è necessaria la creazione di uno spazio di “aggregazione e sperimentazione” sul tema riciclo; un “tavolo” per la raccolta mirata di alcuni specifici “rifiuti”: tali materiali saranno utilizzati con i cittadini per realizzare oggetti creativi e utili.

saranno organizzate giornate di incontro con personaggi che si occupano del tema riciclo con i più svariati approcci (es. compostaggio casalingo, raccolta olii domestici, ecc.) e collegando tale tema anche a quello del cambiamento di stili di vita (es. descrescita felice, rifiuti zero, mobilità sostenibile, spesa km zero, ecc.). i temi verranno affrontati attraverso tavole rotonde che permetteranno di coinvolgere i cittadini attraverso una partecipazione attiva nella costruzione del dibattito e nel passaggio di informazioni. gli obiettivi sono quelli di stimolare l’assunzione di responsabilità rispetto al tema rifiuti e di fornire ai cittadini strumenti pratici e teorici applicabili nella vita quotidiana.

verranno offerti alla cittadinanza momenti di animazione ludica attraverso giochi (in legno e altri materiali riciclati) e laboratori specifici per bambini.

“diversificare il mercato cittadino da quello del resto del mondo, affidando al prodotto locale (artigianato, artigianato artistico, enogastronomia, moda) il compito di riqualificare l’immagine della città, di favorire il riconoscimento di un brand fiorentino, di costituire un valore aggiunto, di promuovere la produzione tipica creando l’opportunità per la creazione di spazi dedicati“.

RECUPART

promosso dall’associazione ‘c.r.e.t.e.’ centro ricerche europee terapie espressive

il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare attraverso la creazione di una rete di collaborazioni, di scambi e di contatti tra alcune realtà (sia di ambito artistico, che di pertinenza formativa-culturale, educativa e sociale, nonché istituzionale) presenti sul territorio, alla diffusione di un determinato tipo di cultura: quella del riciclo e del rispetto per l’ambiente e per il mondo in cui viviamo; valorizzando perciò tutto quello che possa riguardare il ‘ri-uso’ degli oggetti per crearne dei nuovi in ambito artistico (dalle opere d’arte all’artigianato).

avvalendosi della creatività dell’arte e della sua poetica come mezzi per trasformare i cosiddetti ‘rifiuti’ in molto più di oggetti abbandonati, si attuerà un vero e proprio processo di riqualificazione dei materiali recuperati.

l’utilità e la rivalutazione che un oggetto porta con sé sono gli affascinanti segni del tempo, del suo uso, della sua storia, che vengono investiti di nuove funzioni e nuove forme.

l’iniziativa si articolerà in più fasi, ciascuna svolta secondo le specifiche necessità e tempi tecnici di attuazione:dal recupero materiale presso il compattatore di rifiuti fiorentino, al momento formativo dedicato ai giovani artisti con il workshop di ‘assemblaggio pittorico’, alla restituzione finale attraverso una ‘mostra-evento’.

gli obiettivi che il progetto si pone sono quello di educare sensibilizzando al corretto riciclo dei rifiuti, al rispetto per l’ambiente, ed all’ecosostenibilità; creare una rete di collaborazione fra contesti artistici, educativi ed istituzionali; promuovere l’arte contemporanea e le sue forme di ricerca e sperimentazione; formare e sperimentare giovani artisti e promuovere le loro produzioni artistiche e musicali; produrre manufatti artistici a basso costo; creare una rete di artisti; promuovere l’artigianato fatto con prodotti di riciclo; creare un blog che permetta alla rete di artisti di rimanere in contatto e che restituisca i contenuti dell’iniziativa e dei suoi risultati raggiunti.

PROGETTO DI TEATRO POPOLARE

“IL GRANDE SFRATTO DEL ’67 OVVERO IL RITORNO DELLA IOLE”

il progetto ha come finalità quella di evidenziare il processo di destrutturazione del contesto sociale e urbanistico del quartiere di santa croce, iniziato alla fine degli anni 60.

tale processo tenta di trasformare ogni spazio abitativo in un spazio commerciale disumano e prende inizio, in modo massiccio ed organizzato, negli anni dopo l’alluvione del 1966. la necessità, spesso pretestuosa, di restaurare edifici e strade della città, permise di trasformare appartamenti in uffici o in miniappartamenti, negozi e botteghe in fondi commerciali, orientati al turismo e al consumo.

questo genere di rappresentazione tradizionale del teatro, unisce in un contesto brillante, vicende storiche, reali, a vicende personali, umane, di fantasia.

il progetto prevede di utilizzare un mezzo di comunicazione tradizionale, ancora vivo nel contesto sociale fiorentino, il teatro popolare, altrimenti detto “vernacolare”, per trasmettere emozioni e informazioni. la commedia che si vuol rappresentare è inedita. racconta come molti fiorentini del quartiere di santa croce, che vi risiedevano per lo più in affitto a prezzi generalmente popolari, dovettero fronteggiare, fra la sorpresa e l’ignoranza legale di molti, gli intimi di sfratto: le motivazioni dello sfratto erano sempre le solite: “urgenti lavori di ristrutturazione”, a seguito dei danni dell’arno.

tutto ciò era il preludio di un progetto urbanistico che avrebbe modificato profondamente il quartiere negli anni fino ad oggi.

verrà creata una compagnia teatrale “ad hoc” di persone con esperienza teatrale o meno, che al momento si limiteranno alla realizzazione della commedia, ma che un domani potrebbero rappresentare il “corpo operativo/creativo” per altre operazioni del genere.

GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE

promosso da ‘gasallegri’

i gas nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita: come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un’economia che metta al centro le persone e le relazioni.

il gas del quartiere 1 di firenze ha trovato sede presso la casa dei diritti sociali, in via dei conciatori 4 rosso. alcuni dei nostri principi sono coniugare qualità e risparmio attraverso la costituzione di filiere corte  e consumare prodotti principalmente biologici o comunque a minor impatto per l’ambiente, ottimizzando il trasporto delle merci; creare un sentimento consapevole nella fase di scelta dei prodotti, passando dalla figura passiva del consumatore a quella critica del cittadino; fornire e sostenere con lo strumento degli acquisti collettivi una possibilità di sbocco a molti piccoli produttori che si trovano esclusi dai canali della grande distribuzione; aggregare persone e realtà diverse attorno ai concetto comuni di salvaguardia e rispetto dell’ambiente, del territorio, dell’alimentazione e della salute umana attraverso l’organizzazione di serate, laboratori, mostre finalizzate a promuovere uno stile di vita responsabile e un impronta ecologica sostenibile.

CASA DELLA DONNA

promosso dall’associazione ‘donn(ol)a’

la proposta è quella di una casa delle donne, con particolare riferimento al problema della violenza sulle donne

(tante donne migranti non possono rivolgersi neppure ai centri antiviolenza, perché accettano solo residenti per un problema di

convenzione e perché se non hanno documenti rischiano di finire in uncie), ma non solo.

una casa delle donne come luogo per stare insieme, parlare, confrontarci, scambiarci competenze.

un luogo per costruire un lavoro artistico in comune, creare, riciclare, assemblare, cantare, suonare, ballare.

un luogo in cui le donne maltrattate possano trovare solidarietà e aiuto materiale.

un corso di italiano per le donne straniere.

un laboratorio di alfabetizzazione informatica per le donne.

un laboratorio interculturale, per raccontarci le nostre storie, tradizioni, memorie, culture, saperi. per combattere pregiudizi,

stereotipi e razzismo.

RIFIFI

promosso dall’associazione ‘rififì’
in attesa che le aziende di smaltimento rifiuti del nostro territorio passino a modelli di gestione più avanzati dal punto di vista ecologico, l’esigenza diffusa di riutilizzare i materiali prima che diventino “rifiuti” ha trovato una prima risposta nel progetto di agenzia di scambio per facilitare l ‘incontro tra domanda e offerta tramite un luogo virtuale -un sito internet- che favorisca lo scambio di materiali e la segnalazione di oggetti abbandonati: www.rififi.org

rififi però non si accontenta e ha l ‘ambizione di svilupparsi in una serie di altri progetti, con il contributo di una rete di partner che si apre al coinvolgimento di tutte le realtà, istituzionali e non, interessate a migliorare le pratiche di gestione del ciclo dei rifiuti in città. per questo nel tempo intende svilupparsi anche nella creazione di depositi-magazzino che diventino occasionalmente laboratori per attività di riuso creativo (i ri-circoli)e nella promozione di attività di sensibilizzazione, formazione, sperimentazione della strategia delle 3r per raggiungere un giorno il traguardo dei “rifiuti zero ” a firenze.

la rete dei partner è attualmente costituita da:
architetti senza frontiere-firenze (riuso materiali per l ‘edilizia e l’autocostruzione)
associazione la città bambina (riuso materiali per autocostruzione,allestimento giardini riciclanti in cortili scolastici e spazi pubblici)
associazione libera informatica (riutilizzo computer con software libero)
associazione veni vidi bici (riciclo bici in laboratori scolastici di educazione ambientale e mobilità sostenibile)
atelier qualcosa è cambiato (redesign di abiti e recupero di stoffe)
cooperativa incontro (riuso in arte-terapia all ‘interno di comunità terapeutiche)
cooperativa le rose (riuso in arte-terapia e autocostruzione del paesaggio)
network città riciclante (arte,artigianato,allestimenti spazi collettivi con materie prime seconde)
rete rifiuti zero/comunità dell’isolotto (rete per la riduzione dei rifiuti del q4)
wwf-firenze (associazione ambientalista).

COMITATO STOP GREEN HUNT

sostiene la resistenza del popolo dell’india

contro lo stato indiano, che vuole espellere dalle foreste dove vivono decine di milioni di indigeni e che già da tempo porta avanti una guerra criminale e barbarica contro di loro. gli indigeni, in questi decenni, hanno iniziato a sperimentare forme di gestione della  produzione e di vita sociale che finalmente aprono loro le porte a un progresso e al rispetto delle loro esigente, contro l’arretratezza e lo sfruttamento imposti loro nei secoli. lo stato indiano progetta di espellerli dalla loro terra perché l’ha venduta a grandi compagnie industriali.

il comitato stop green hunt opera nella casa dei diritti sociali, nello stabile in via de’conciatori 4r.

progettoconciatori@inventati.org

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