progetto conciatori


AUTORECUPERO E GESTIONE DI UNO SPAZIO PUBBLICO

30 ANNI DI USO SOCIALE DI VIA CONCIATORI

8 dicembre 1980: occupazione del palazzo di proprietà comunale, già sede del distaccamento centro dell’asnu (nettezza urbana) e delle ultime concerie presenti in santa croce, da parte di democrazia proletaria, priva di sede per sfratto da via dei pepi.

da allora nel corso di questi 30 anni, hanno trovato sede in via conciatori, oltre a democrazia proletaria, la lega obiettori di coscienza (loc), un collettivo comunista, le prime riunioni della rete antirazzista e delle comunità di immigrazione, per vari mesi anche la numerosa famiglia di un autista ataf senza casa (prima costretta a vivere in un furgone e sostenuta dall’unione inquilini), le residenze protette dell’associazione artemisia e, tuttora presenti, l’associazione casa dei diritti sociali sorta nel ’93, dal ’94 la federazione fiorentina di rifondazione comunista (prc) e dei giovani comunisti, il circolo centro storico del prc, il collettivo antipsichiatria violetta van gogh, gruppi di cittadini senegalesi che si riuniscono per la preghiera ogni sabato e domenica, il collettivo anarchico fiorentino, il comitato di sostegno al popolo indiano stop green hunt, gruppi teatrali ed artigianali, ed il gas allegri, il gruppo di acquisto solidale di santa croce.

per anni è stato richiesto al comune, senza ottenere risposta, una destinazione pubblico-sociale di questo palazzo e di riconoscere la presenza dei vari soggetti con un regolare contratto di affitto: solo una decina di anni fa, è stato concordato con il prc e con l’associazione casa dei diritti sociali il pagamento di una indennità di occupazione mensile.

tutte le suddette presenze, caratterizzate da un impegno volontario e senza lucro, di natura sociale, politica, culturale e da attività e servizi rivolti ai cittadini, hanno salvato il palazzo dal degrado con interventi di mantenimento ed autorecupero, sia pur in economia.

in particolare la casa dei diritti sociali ha realizzato nel corso degli anni progetti rivolti ai giovani, corsi di formazione per operatori sociali, sportelli di consulenza legale ed accompagnamento sui diritti di cittadinanza, sia per cittadini nativi che immigrati.

il circolo anarchico svolge, tra l’altro, anche attività culturale con cineforum e letture.

il palazzo è inoltre sottoposto a vincoli da parte della soprintendenza ai beni architettonici: crediamo che sia opportuno pensare ad un progetto che possa restituire alla collettività un palazzo nel centro storico fiorentino, che nelle attuali condizioni è in larga parte inaccessibile.

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