Progetto Conciatori: dopo il violento sgombero da parte di Renzi e Fantoni, la lotta continua !
Dopo 31 anni e ben sei ore di resistenza, giovedi 19 gennaio 2012, via Conciatori è stata sgomberata con la forza da un massiccio schieramento di polizia, che ha occupato militarmente tutta la zona, agli ordini e su comando del sindaco Renzi, il sindaco che la destra ci invidia, consegnando l’immobile alla speculazione.
Progetto Conciatori, nonostante l’amarezza per aver perso uno spazio pieno di storie e di attività sociali, politiche e culturali, ovviamente non si ferma e..la lotta continua!
Le calunnie e le falsità diffuse dalla Giunta (Fantoni), dal PD e dal PDL sulla nostra esperienza non ci meravigliano, ma ci impongono una risposta per ristabilire la verità
1) 31 anni di uso sociale di via Conciatori non è stato “abusivismo”. Lo spazio occupato l’8 dicembre 80 da Democrazia Proletaria, perchè inutilizzato, è stato poi riconosciuto e regolarizzato su richiesta di DP, con una “concessione” dell’88 e successivamente con il pagamento di una indennità di occupazione da parte del PRC e della Casa dei Diritti Sociali (numero 4 rosso);
2) il Comune di Firenze ha ignorato (e per questo definito “abusiva”) la realtà del Circolo Anarchico che ha autorecuperato e reso fruibile per attività politica e culturale uno spazio di circa 50 mq, salvandolo dall’abbandono e dal degrado (numero 2 rosso);
3) tutte le realtà che hanno svolto attività in via Conciatori hanno utilizzato gli spazi della CddS, del PRC e del Circolo Anarchico;
4) gli spazi di via Conciatori 2, già in dotazione all’Associazione Artemisia, rimasti vuoti nel giugno 2010 per il trasferimento imposto dalla decisione del Comune di mettere all’asta il palazzo, sono stati utilizzati dal “Progetto Conciatori” a partire da gennaio 2011 per le attività culturali ed aggregative della “Casa dei Popoli”, in coerenza con la proposta fatta al Comune di realizzare, tramite un Piano di Autorecupero di una parte dell’immobile, spazi di aggregazione rivolti agli abitanti del quartiere e sedi per associazioni e movimenti;
5) il motivo vero dello sfratto e dello sgombero non è quindi la morosità della Casa dei Diritti Sociali (che peraltro ha sempre dato la disponibilità a rateizzare il debito), ma la scelta di vendere ai privati;
5) 1.912.000 euro per 1.646 mq, ovvero circa 1150 euro/mq (occorrono almeno 5.000 euro/mq per una casa in Santa Croce!) sono il risultato della seconda asta svolta il 13.12.2010 e aggiudicata alla Società Immobiliare Toscotre srl . Per rendere accettabile questa operazione sicuramente speculativa, l’ass.Fantoni e il PD dicono che le suddette risorse sono destinate a investimenti sociali (2 asili nido), ma sappiamo anche che il bilancio prevede ben 1.800.000 euro per rifare il pavimento di Via Tornabuoni, “il salotto buono” della città. Visti i tagli agli EELL, con questa logica, si dovrebe vendere tutto!
6) l’uso pubblico e sociale da noi proposto per via Conciatori (edilizia residenziale pubblica, attingendo ai fondi regionali, e piano di autorecupero per spazi di aggregazione) avrebbe avuto un valore di almeno cinque volte superiore al ricavato della vendita, con costi contenuti per il Comune, avrebbe evitato una nuova speculazione (ovvero prezzi di mercato inaccessibili ai settori popolari) e mantenuto la proprietà pubblica dell’immobile (a proposito di primato dell’interesse pubblico che ogni amministrazione comunale dovrebbe perseguire);
7) con l’Assessore Falchetti sono stati fatti due incontri, il 14 dic 2010 (dopo l’asta) e nel febbraio 2011, mentre il successore Ass.Fantoni ha scelto di non incontrarci mai per discutere le nostre proposte alternative alla vendita. Da aprile 2011 fino al 16.01.12, abbiamo fatto almeno 10 richieste di incontro (per telefono, con delegazioni e per e-mail) rimaste tutte senza risposta da parte di Fantoni, che è così venuto meno agli stessi “doveri” di pubblico amministratore. Questa è davvero una “illegalità” ed una dimostrazione di arroganza, insieme alla scelta di “svendere” un bene comune;
8) non è vero che il Comune è obbligato alla vendita dopo l’asta: era ed è ancora possibile cambiare questa decisione, ovvero scegliere di non fare il contratto e restituire la cauzione di 88.000 euro all’immobiliare. Ovviamente è una questione di volontà politica!
9) la nostra lotta per l’uso pubblico del patrimonio comunale e la protesta contro lo sgombero vengono definite “vergognose” dal PD. In effetti questo partito sostiene ormai da tempo politiche di svendita e privatizzazione dei beni comuni (vedi ATAF, acqua), operazioni speculative e grandi opere inutili e dannose come la TAV, come pure il PdL, che, coerente con la propria vocazione d’ordine, “plaude all’azione delle forze di polizia” per ristabilire la “legalità”!
Ringraziamo infine tutte le compagne ed i compagni, le realtà che hanno partecipato, solidarizzato e resistito allo sgombero di via conciatori, invitiamo a proseguire l’iniziativa e prendiamo atto di quanti, forze politiche e istituzioni, hanno scelto in questa vicenda di tacere, defilarsi o voltarsi da un’altra parte!
Progetto Conciatori
“Sabemos que no vamos a heredar nada más que ruinas, porque la burguesía tratará de arruinar el mundo en la última fase de su historia. Pero -le repito- a nosotros no nos dan miedo las ruinas, porque llevamos un mundo nuevo en nuestros corazones. Ese mundo está creciendo en este instante.”
B. DURRUTI
fatti dell genere, compagni, non sono che gli ultimi tentativi di soppravivenza di un ordine che sa di essere spazzato via dalla realta.
le idee non muoiono, e non si imprigionano dentro quattro muri.
fatevi coraggio, e ricominciate da capo.
Niente non e finito, adesso si comincia!
Solidarieta dai compagni in Grecia
Giorgos, dal gruppo communisti libertari, Atene
Quindi adesso il progetto Conciatori è diventato il pavimento di Via Tornabuoni? ONESt
Solidarietà al progetto conciatori
Col*Pol
http://collettivopolitico.noblogs.org/post/2012/01/20/sgombe-renzi/
Firenze a tranci
Nonostante la foschia invernale, i tempi che viviamo sono di una chiarezza disarmante.
La vendita di via dei Conciatori e il conseguente sgombero di giovediì mattina sono un limpido segno del cratere che ormai divide gli amministratori di questa citta’ dalle persone che la abitano e la vivono. Da un lato ci sono associazioni, gruppi, singoli abitanti, che mettono in piedi progetti, costruiscono comunita’ e restituiscono calore a luoghi spenti. Dall’altro ci sono i macellai dell’amministrazione che passano i giorni a tagliare Firenze a tranci e buttarla in pasto ai mille pescecani affamati.
Via conciatori non era solo un progetto vivo e pulsante, un’occupazione testarda, capace di rilanciarsi e rinnovarsi in tanti modi. Via conciatori era un pezzo di storia di questa citta’, un piccolo quartiere nel quartiere, un’isola antica strappata alla necropoli commerciale in cui stanno trasformando Firenze. E’ successo che da alcuni decenni gli spazi del centro storico fiorentino non ci appartengono piu’. Tutto il patrimonio pubblico e’ stato venduto ai privati, un po’ come accade anche nel resto della citta’, gli abitanti sono stati gentilmente invitati a migrare un po’ piu’ in la’ per lasciare posto a turisti e commercianti danarosi. E’ un’offesa alla nostra intelligenza continuare a ripeterci che questa operazione serve per recuperare soldi per le povere casse pubbliche. Gli stabili di via dei Conciatori sono stati svenduti per mille euro al metro quadro e tutti purtoppo sappiamo fin troppo bene quanto siano i prezzi di mercato nel centro storico di questa lussuosa citta’.
Mentre il comune affonda nei debiti contratti giocando con gli swap e gestendo la città come
una bomboniera da esporre ai turisti, si mettono in campo le solite soluzioni modello Argentina:
si privatizzano i trasporti, si tagliano i servizi, si svendono gli spazi pubblici. In questo modo
si fa cassa, e contemporaneamente ci si avvia verso il baratro, perchè di fatto si stanno svendendo
le proprie risorse. Cosa venderà la prossima amministrazione ? Gli organi dei fiorentini sani ?
I piani che Renzi e i suoi hanno in mente per questa citta’ balocco delineano un orizzonte cupo rischiarato soltanto dalla capacita’ delle persone di sopravvivere nonostante tutto, di riunirsi e di creare progetti piu’ forti delle ruspe.
Un abbraccio a tutte le anime del Progetto Conciatori
Ne’ stato, ne’ mercato, autogestione!
NextEmerson